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di Andrea Maurizzi
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Alimentazione e sviluppo

Alcuni consigli di base sulla dieta dei nostri animali che, se impostata correttamente, può aiutare il corretto accrescimento e prevenire disturbi. Attenzione a luoghi comuni e vecchi rimedi, spesso dannosi.

Gentilissimi,

 

sempre più spesso mi chiedete consigli sull'alimentazione; siete soprattutto allevatori e proprietari di cani di media e grossa taglia, dove il rapido accrescimento dei cuccioli crea maggiori problemi osteo-articolari.

Per ridurre le probabilità che si verifichino problemi scheletrici in razze predisposte (oltre naturalmente alla selezione di soggetti riproduttori esenti da patologie ereditabili, che diamo per scontata...), l'alimentazione degli animali in accrescimento è assolutamente fondamentale.

Occorre considerare che la taglia dell'animale è determinata geneticamente dai genitori, per cui un'abbondante alimentazione non farà diventare il cane più grande, ma solo più grosso e che, viceversa, dando poco da mangiare non otterremo soggetti più piccoli.

Fondamentale è anche considerare che ci sono razze che terminano l'accrescimento a 7/8 mesi ed altre dopo i 2 anni ed oltre, per cui occorre valutare attentamente cosa e quanto dare da mangiare a cani di una razza piuttosto che a quelli di un'altra.

Nel testo Dietetica Clinica del Cane e del Gatto III - Lewis, Morris, Hand - nel capitolo riguardante le malattie scheletriche è scritto di "prevenire un eccessivo ritmo di crescita" e "se si fornisce una dieta per l'accrescimento ben bilanciata e si verificano malattie scheletriche, ridurre l'apporto alimentare del 25%".

In commercio esistono alimenti di qualità e prezzi molto diversi e, a parte i costi per pubblicità, trasporto e dazi doganali che incidono, ma non più di un 10/15%, non è possibile che un alimento costi la metà di un altro ed abbia le stesse caratteristiche qualitative; occorre sempre "studiare" il cartellino per valutare la % dei componenti (proteine, grassi, carboidrati e fibra greggia), senza dimenticare la quantità giornaliera, che può variare anche del 30% in base alla qualità del mangime.

Due parole anche sull'integrazione di calcio, ancora molto usata (purtroppo) da molti allevatori. Ormai è assodato che un eccesso di calcio determini una precoce "chiusura" delle cartilagini di accrescimento; in questo modo non si consente alle ossa di allungarsi come dovrebbero ed il cane risulterà "più piccolo" di quanto sarebbe diventato.

Vi ringrazio per le mail che mi scrivete, perchè le domande in esse contenute mi danno continui spunti per affrontare argomenti che spesso vengono dati per acquisiti.

 

Grazie per l'attenzione e a presto.

 

Andrea Maurizzi

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