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di Andrea Maurizzi
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L'Olio di Salmone

E' naturalmente ricco di acidi grassi Omega-3 (EPA e DHA), è molto importante per chi ha scelto per il proprio animale la dieta BARF o casalinga, ma non tutti i prodotti sono uguali e per scegliere consapevolmente occorre saper leggere l'etichetta. 

Gentilissimi,

l’olio di salmone è uno dei “mangimi complementari” più richiesti dagli allevatori, ma poco utilizzato dai proprietari; cercherò di riassumerne le caratteristiche, le modalità di utilizzo e di conservazione e le sue indicazioni, per consentirvi di effettuare la scelta più consona alle vostre esigenze.

Questo olio viene ottenuto dalla spremitura, a freddo, degli scarti di lavorazione del salmone utilizzato per l’alimentazione umana e questa è la grossa differenza con l’olio di merluzzo, del quale si utilizza solo il fegato. 
Infatti, una volta sfilettato, tutto il salmone viene pressato a freddo, cioè alla temperatura di lavorazione del pesce (non superiore ai 7 / 8 gradi °C per evitare le contaminazioni batteriche); questo procedimento, estrae il grasso dal pesce che, essendo tipico dei mari del nord, molto freddi, ne ha una notevole quantità. 
Il tutto avviene senza l’utilizzo di solventi chimici, mantenendo inalterate le caratteristiche del prodotto.

L’olio di salmone è molto richiesto in quanto ricchissimo di acidi grassi omega 3, ma anche di astaxantina, un antiossidante naturale molto potente; a differenza dell’olio di fegato di merluzzo, quello di salmone, non contiene vitamine.

La quantità giornaliera consigliata varia a seconda del risultato che si vuole ottenere e dalla concentrazione dei componenti in esso contenuti; in linea di massima possiamo dire che:

– negli animali con particolari necessità si possono raggiungere anche i 10 ml ogni 10 kg;
– negli animali sportivi possiamo considerare 5 ml ogni 10 kg un dosaggio accettabile;
– per un pelo lucido e folto 1 – 2 ml ogni 10 kg sono normalmente sufficienti.

L’olio, per le normative vigenti, deve avere una scadenza di 18 mesi dal suo confezionamento.
Una volta aperto il flacone è però preferibile utilizzare il prodotto entro 3 mesi per evitare contaminazioni da parte di batteri o muffe.
Il consiglio è di mantenere il flacone in una dispensa, senza lasciarlo per terra a contatto con polvere e peli ed eventualmente utilizzare confezioni più piccole (penso agli allevatori di gatti o cani di piccola taglia), per avere un prodotto che mantenga inalterate le sue preziose caratteristiche.

Un caro saluto.

Andrea Maurizzi - DVM

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